Nel 2020, mentre l’Italia era alle prese con una delle più gravi crisi sanitarie del secolo, il governo Conte decise di inserire nel Decreto Rilancio (DL n. 34/2020) un provvedimento apparentemente virtuoso, ma oggi ampiamente discusso: il bonus mobilità, noto a tutti come bonus monopattini.
In piena pandemia, con cittadini chiusi in casa, ospedali al limite e interi settori produttivi in ginocchio, lo Stato stanziò milioni di euro per incentivare l’acquisto di mezzi di trasporto “green” come monopattini elettrici, bici elettriche e simili. Una misura che, nelle intenzioni, voleva essere ecologica e moderna, ma che nella realtà si è rivelata poco più di una trovata propagandistica, utile più a distrarre che a risolvere.
⚠️ Un mezzo pericoloso, sottovalutato da tutti
A distanza di cinque anni, il bilancio è tutt’altro che positivo. Dal 2020 al 2025, sono morte in Italia almeno 71 persone a bordo di monopattini elettrici. I numeri parlano chiaro:
Anno | Morti su monopattino | Note significative |
---|---|---|
2020 | ~1 | Inizio fenomeno con bonus Conte |
2021 | 12 | Primi segnali d’allarme |
2022 | 16 | Crescita preoccupante |
2023 | 21 | Il picco peggiore fino ad oggi |
2024 | 20 | Nessun miglioramento reale |
2025 (gen-mag) | 9 | Già metà dei morti dell’anno prima |
🎯 I numeri dietro l’ipocrisia
L’88–90% degli utenti di monopattini non indossa il casco, anche laddove sarebbe obbligatorio per legge (soprattutto per i minorenni). Eppure, solo nel 2024 sono stati segnalati oltre 200 incidenti gravi con fratture, lesioni craniche o danni permanenti.
Molti utenti:
- non hanno assicurazione (obbligatoria solo da poco),
- non usano luci né segnali di direzione,
- circolano sui marciapiedi o contromano,
- ignorano del tutto le regole del Codice della Strada.
Inoltre, più del 57% dei morti nel 2023 è deceduto per cadute autonome, non per scontri con veicoli. Questo indica un problema strutturale di instabilità, disattenzione, assenza di formazione e scarsa sicurezza del mezzo stesso.
📉 Fallimento annunciato di una strategia
Il bonus del 2020, che offriva fino a 500 euro per l’acquisto di monopattini elettrici, venne presentato come svolta green per le città. In realtà, ha favorito un’ondata di acquisti compulsivi, con centinaia di mezzi usati senza criterio, rivenduti o abbandonati dopo pochi mesi.
Oggi, molti di quei monopattini giacciono:
- nei garage,
- sulle piattaforme di seconda mano,
- nei fiumi o rotti sui marciapiedi cittadini.
Nel frattempo, non si è investito né nella sicurezza, né in piste ciclabili strutturate, né in educazione stradale, né in un controllo serio degli utenti.
🧠 Quando la propaganda uccide
Questo è il risultato di una politica fatta più di marketing che di responsabilità. Nel 2020 servivano:
- investimenti in sanità,
- fondi per proteggere i lavoratori e le famiglie,
- strategie per la mobilità sicura e reale.
Invece, si è puntato su uno slogan verde da prima pagina, senza pianificare le conseguenze.
Oggi siamo nel 2025. E i dati parlano chiaro: quella misura non solo è stata inutile, ma ha contribuito indirettamente a decine di morti. Non basta tingere di verde un provvedimento per renderlo utile. E la sicurezza stradale non può essere affidata al caso o al buon senso individuale.
📌 Conclusione
Il caso del bonus monopattini è l’emblema di una gestione miope dell’emergenza, dove il simbolismo ha preso il posto della concretezza. E come spesso accade in Italia, chi ha sbagliato non ha pagato, mentre altri — silenziosamente, tragicamente — ci hanno rimesso la vita.
Andate a piedi, prendete un taxi o salite su un autobus, se proprio non avete l’auto. Ma per il bene vostro e dei vostri figli, non comprate quei dannati monopattini elettrici. Sono tutto tranne che un’alternativa sicura.